Welfare aziendale: 3 piccole grandi idee

Viaggiare comodi, mangiare bene, provare ciò che si produce. Sono i tre concetti che sono alla base di tre attività che anche una piccola o media impresa può mettere in campo per creare le basi per un piano di welfare aziendale, senza grandi investimenti e per iniziare a testare l’interesse dei propri collaboratori all’offerta di benefits.

 

Contributi per i trasporti pubblici o soluzioni a basso impatto ambientale.

Agevolare e incentivare l’uso di mezzi pubblici o di altre soluzioni come il car pooling o bus navetta ha soprattutto due vantaggi (oltre a quello economico per i collaboratori).

  1. migliorare il bilancio di sostenibilità aziendale: diminuire l’utilizzo del mezzo privato, riduce il consumo della cosiddetta “energia grigia”, quella che non riguarda la produzione diretta di un bene, ma le condizioni che ne consentono la possibilità).

  2. Gli incidenti stradali sono una delle maggiori cause d’infortunio; l’utilizzo di bus, treni o altri mezzi collettivi, per gli spostamenti riduce il rischio di traumi per i collaboratori e di conseguenza porta anche un vantaggio all’azienda.

 

Cassette di frutta sui luoghi di lavoro

Una dieta con un alto consumo di vegetali ha un impatto generalmente positivo sulla salute delle persone. Spesso però non si ha l’abitudine di concedersi una pausa o uno snack a base di frutta o verdura e si preferiscono prodotti industriali confezionati. Poter avere a portata di mano sul luogo di lavoro, frutta fresca o secca, invoglia il collaboratore a modificare in modo più salutare le sue abitudini alimentari. E avere collaboratori sani è un vantaggio anche per l’azienda. 

 

Prodotti o servizi a basso aumento di valore marginale prodotti dall’azienda

Se un’azienda offre servizi per i quali l’aggiunta di un nuovo cliente non aumenta in modo rilevante i costi, perché non offrirli gratuitamente o a prezzi fortemente agevolati anche ai propri collaboratori?

Trasformare i propri dipendenti in clienti, consente di farli sperimentare direttamente ciò che producono. Porsi nell’ottica del consumatore finale, sperimentare l’offerta aziendale, può rivelarsi una buona modalità per far acquisire una maggior consapevolezza a tutti i collaboratori della qualità della propria offerta e di quali gradi di soddisfazione è possibile raggiungere.

Questi tre esempi di buone pratiche che un’azienda può proporre, servono a mettere il focus su un concetto fondamentale del welfare aziendale: offrire benefici o vantaggi ai propri collaboratori è un investimento sulla loro salute, sull’impatto socio-ambientale delle aziende, sulla loro fidelizzazione all’impresa. La scelta dei benefits dovrebbe  perciò sempre cercare di perseguire questi tre obiettivi: far bene ai collaboratori, far bene all’azienda, migliorare la qualità sociale-ambientale ed economica del proprio territorio.

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Welfare aziendale e prodotti tipici