Sei un runner?

Allora vieni da noi, cerchiamo candidati con le tue qualità.

Già vista una simile inserzione? No, vero? Eppure chi corre per passione ha un sacco di caratteristiche molto ricercate sul mercato del lavoro.

 
 
 

Partiamo dalla base, dalla vera energia che alimenta un runner: la motivazione.

Cosa lo spinge a sacrificare parte del tuo tempo libero, con il freddo pungente o con il caldo afoso, la mattina presto, in pausa pranzo oppure la sera dopo il lavoro? Quali sono i valori che lo spronano ad indossare scarpe, pantaloncini e maglietta, anche quando non ne ha voglia, e percorrere quella strada, la stessa di sempre? Di certo alle spalle non c’è una motivazione economica. Quella non funziona nemmeno per i professionisti. Quella voglia di sacrificio, che lo fa sentire appagato quando riesce a “rubare” una manciata di secondi alla volta precedente, ce l’ha dentro. Ed è probabilmente la stessa che riesce a dargli la carica per affrontare un’impegnativa giornata di lavoro aspirando dal barile delle energie anche l’ultima goccia disponibile.

Eppure non capita sovente di vedere la categoria “runner” all’interno di un curriculum vitae. Le aziende, però, ricercano in molti dei loro collaboratori le stesse caratteristiche che un amante della corsa possiede: disciplina e determinazione, resistenza allo stress, organizzazione del tempo, capacità di lavorare per obbiettivi, solo per citare alcuni esempi.

Programmi, tabelle e costanza sono la base per ottenere una prestazione soddisfacente. Gli allenamenti non sempre risultano piacevoli; certo, a volte possono esserlo, ma in molte circostanze sono ripetitivi e noiosi. Restano comunque utili per raggiungere un traguardo più importante. Ecco perché un runner è così spesso un candidato ideale per l’azienda.

Nella “Gerarchia dei bisogni” teorizzata da Abraham Maslow in base a studi effettuati tra il 1943 e il 1954, potremmo situare il bisogno di correre nel quinto livello, quello dell’autorealizzazione. Correndo si favorisce quel percorso personale verso il vertice dei bisogni primari e lo stato di benessere superiore che ci fa sentire realizzati.

Si corre per avere cura del proprio corpo, per ottenere una salute migliore, per abitudine, per necessità fisiologica, perché si fa parte di una comunità, per dimagrire, per sentirsi più forti, per raggiungere un traguardo importante, per superare i propri limiti, per distogliere pensieri negativi dalla propria mente, per pensare in solitudine o non pensare, in mindfulness, per elaborare nuove strategie, per vincere una sfida con sé stessi.

Forse, cara lettrice e caro lettore, non sei alla ricerca di una nuova occupazione, forse non indossi più le scarpette da corsa da molto tempo e stai solo aspettando uno stimolo. L’opportunità è qui, davanti a te. Facile da cogliere e proposta a condizioni vantaggiose a tutte le persone che lavorano nelle aziende partner di AITI4Welfare.

 

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