Il lato oscuro delle misure di welfare aziendale,

 

un’analisi critica delle loro limitazioni e implicazioni.

Nel contesto lavorativo attuale, molte aziende stanno cercando di migliorare il benessere dei propri dipendenti attraverso l'implementazione di misure di welfare aziendale. Tuttavia, è importante adottare anche un approccio critico nei confronti di queste iniziative e considerarne le limitazioni e le implicazioni negative. 

Capita infatti che le aziende adottino misure di welfare semplicemente troppo superficiali, che non affrontano realmente i problemi di fondo. Ad esempio, potrebbero offrire vantaggi come sale giochi o aree relax in ufficio, ma trascurare questioni più rilevanti come la gestione dello stress o il miglioramento dell'equilibrio tra vita privata e lavorativa. Queste misure superficiali possono dare l'illusione di un'attenzione al benessere dei dipendenti, ma non affrontano i veri problemi che possono influire sulla loro qualità di vita lavorativa.

In alcuni casi, le misure di welfare aziendale potrebbero avere un effetto placebo, dando l'impressione che l'azienda si preoccupi genuinamente del benessere dei dipendenti, quando in realtà non si traducono in cambiamenti significativi. Questo può portare i dipendenti a sviluppare una sfiducia nei confronti delle iniziative di welfare aziendale, poiché percepiscono che siano solo "mosse di facciata" senza un impatto reale sulla loro vita lavorativa.

Alcune misure di welfare aziendale possono poi essere rivolte solo a una parte selezionata di dipendenti, come ad esempio quelli di livello manageriale o con un alto salario. Questa esclusività può creare disparità e tensioni all'interno dell'organizzazione, generando un senso di ingiustizia e di discriminazione tra i dipendenti. Il welfare aziendale dovrebbe essere accessibile a tutti i dipendenti, indipendentemente dal loro livello gerarchico o salario.

Utilizzare le misure di welfare come una forma di distrazione dalle vere problematiche che affliggono l'ambiente di lavoro, come ad esempio introdurre programmi di benessere fisico per nascondere situazioni di lavoro stressanti o un clima organizzativo tossico, può portare ad effetti indesiderati come la disaffezione dei collaboratori o la sensazione di essere manipolati.

In AITI4Welfare crediamo che lavorare sul benessere dei propri collaboratori sia un’operazione vincente da tutti i punti di vista, in primis quello della competitività aziendale sui mercati grazie ad una maggiore produttività, seguita a ruota dal miglioramento dell’attrattività dell’azienda sul mercato del lavoro e per finire con la grande soddisfazione di sentirsi anche come imprenditore il promotore ed il leader di una squadra di persone motivate ed identificate con l’organizzazione per la quale lavorano.

Abbiamo concepito uno strumento digitale che possa aiutare le imprese a realizzare un welfare aziendale che sappia ascoltare i bisogni e rispondervi in modo personalizzato. Lo proponiamo a tutte le imprese della Svizzera italiana: uno strumento digitale moderno, un team dedicato al servizio delle imprese, ad un prezzo quasi simbolico grazie al fondo che promuove misure che favoriscano la conciliabilità Vita-Lavoro.

 
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