Benessere nel portafoglio

 

Le crisi incidono sul potere d’acquisto – cosa possono fare le datrici e i datori di lavoro?

Pandemia, guerra e crisi energetica: da alcuni anni la nostra società si trova in una sorta di stato di emergenza permanente. Ma le crisi non si stanno solo protraendo, stanno colpendo pesantemente il nostro portafoglio. La contrattazione salariale oramai in pieno svolgimento fra le parti sociali si tiene quest’anno in un clima di sofferenza reciproca, da una parte i lavoratori che vedono ridursi il loro potere d’acquisto in modo molto preoccupante, dall’altra aziende alle prese con una tale combinazione di fattori negativi da far dubitare molti sulle effettive possibilità di superare indenni questa tempesta.

Compensazione del rincaro?
Ecco cosa possono fare le datrici e i datori di lavoro

I prezzi nel nostro bel Paese sono di per sé alti, ma l’anno prossimo la vita in Svizzera diventerà ancora più cara. I premi delle casse malati cresceranno in media del 6,6%, in Ticino purtroppo anche parecchio di più, mentre i prezzi dell’elettricità dovrebbero aumentare addirittura di circa il 30%. Molti altri beni di consumo sono già molto più costosi del solito a causa dell’inflazione. Questo sviluppo comporta serie sfide finanziarie per molte persone residenti in Svizzera.

Cosa succede ai salari?

Con l’attuale andamento dei premi e dei prezzi, anche la questione salariale sta tornando in primo piano. I salari, invariati, perdono valore e la maggior parte delle lavoratrici e dei lavoratori ha la sensazione che ci sia addirittura una riduzione del salario. Per questo motivo, molti settori sollecitano o hanno già deciso una compensazione del rincaro tra il 2 e il 5%.

Consigli per datrici e datori di lavoro

Le datrici e i datori di lavoro sono doppiamente colpiti dalla compensazione del rincaro, perché, insieme ai salari, aumentano sempre anche i contributi sociali. Ma ci sono alternative: ad esempio quella di versare una parte della compensazione del rincaro mediante contributi Lunch-Check. Fino a 180 al mese per collaboratrice o collaboratore non sono dovuti contributi sociali. I contributi Lunch-Check sono molto apprezzati dalle collaboratrici e dai collaboratori, in quanto mangiare – ad esempio durante la pausa pranzo – è un bisogno primario.

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Un animale come motivatore per il benessere dei collaboratori?

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