Welfare aziendale e prodotti tipici
Quando si parla di welfare aziendale si pensa normalmente a benefits che l’azienda concede ai propri collaboratori offrendo gratuitamente, o a prezzi vantaggiosi, prodotti e servizi già presenti sul mercato.
Esistono però dei casi nei quali l’azienda diventa in prima persona la promotrice di nuove attività, in settori diversi dal proprio core business, per promuovere il welfare aziendale. In questo caso, oltre alla finalità di offrire benefici ai propri dipendenti, riesce a perseguire anche la valorizzazione di alcune peculiarità del territorio.
Un esempio è quello messo in campo negli scorsi anni da un’azienda di produzione di serramenti di Livorno.
Il titolare, appassionato di agricoltura e benessere delle persone, ha elaborato con una società no profit un progetto (“Adotta un ulivo”), che ha portato a recuperare nella campagna pisana un cascinale con 15 ettari di uliveti abbandonati.
In questo modo, l’azienda è riuscita a offrire quale benefits ai propri dipendenti un rifornimento annuale di ottimo olio a km0, e contemporaneamente ha sponsorizzato un recupero del territorio in un’ottica di agricoltura sostenibile e produzione di eccellenze tipiche.
Anche in un territorio come il Ticino, è ipotizzabile che si sviluppino progetti di welfare aziendale che offrano ai collaboratori dell’impresa di poter consumare prodotti genuini del territorio. Il valore in più consisterebbe nel non limitarsi ad acquistarli tra quelli presenti sul mercato ma nell’adozione o nella promozione di progetti di recupero di aree rurali non più coltivate o dedite all’allevamento, con la finalità di tornare a produzione agricole tipiche e di valore.
In questo caso, il welfare aziendale si fonde con la responsabilità sociale dell’azienda. L’impresa si dimostra attenta non solo al benessere dei propri collaboratori ma diventa motore di uno sviluppo sostenibile e di una gestione accorta del territorio nel quale opera. Un elemento in grado di aumentare la reputazione aziendale tra gli stakeholders locali. E, ovviamente, di mettere sulla tavola dei propri collaboratori, ottimi prodotti a km0.